mercoledì 10 ottobre 2012
Recensione – I Promessi Esplosi
Recensione – I Promessi Esplosi
Lo spettacolo filologico senza un filo logico.
Casa produttrice
Una produzione di Malguion srl
Attori
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli.
Fonte
Uno spettacolo basato su "I Promessi Esplosi, il libro che fa definitivamente brillare il capolavoro manzoniano". Edizioni Pendragon. 2011
Tour manager
Erika Ripamonti
Distribuzione
BaGS Entertainment
Trama
I Promessi Sposi in 10 minuti degli Oblivion è una breve opera comico-teatrale della durata, appunto, di soli dieci minuti che riassume il celebre romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. La particolarità di quest’opera teatrale è che la storia viene narrata in musica, modificando le parole di canzoni di grandi musicisti dei giorni nostri, soprattutto italiani. Il 21 gennaio 2011, con una versione ancora più breve della durata di soli 7 minuti, gli Oblivion fanno il loro esordio nella nota trasmissione comica televisiva Zelig, su Canale 5, condotto da Claudio Bisio e Paola Cortellesi. Il 23 aprile 2011 l'opera ritorna in televisione, stavolta nella sua forma completa in 10 minuti, su Rai Uno nel corso del concerto Uniti Nei Valori, organizzato dalla Polizia di Stato.
Inizio del commento sulla storia
“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…” con queste parole Alessandro Manzoni inaugura la leggendaria storia di Renzo e Lucia.
Ma se Como in realtà fosse un comò con sopra tre civette? E se il buon Manzoni avesse nascosto nei meandri del romanzo una serie infinita di messaggi in codice? E cosa fanno insieme Don Rodrigo, Don Abbondio, Don Ferrante, Don Lurio e Don Namoderna?
Ce lo spiegano gli Oblivion che, dopo aver invaso la rete con la parodia musicale “I Promessi Sposi in 10 minuti”, approfondiscono il loro studio letterario ne “I PROMESSI ESPLOSI” lo spettacolo filologico, senza un filo logico.
In questo racconto surreale impariamo a decifrare gli sms partiti dal cellulare di Fra Cristoforo, scopriamo il menù del matrimonio che “non s’ha da fare” e la ricetta della Peste alla Milanese il tutto tra poesie, anagrammi, pubblicità e rivelazioni.
Uno spettacolo cantato e recitato tra intrattenimento e divulgazione, un incrocio di linguaggi che fa brillare letteratura, musica, poesia e attualità in un gigantesco corto circuito e che conferisce una nuova e divertente vita ad uno dei Tomi più amati e temuti dagli studenti italiani.
"I Promessi Esplosi"
• Al centro della scena ci sono due cassepanche che vengono usate dagli Oblivion come sedute o per camminarci sopra, per aggiungere un po' di movimento alla superficie scenica.
• Quando il personaggio di Lucia chiede alla madre Agnese della cioccolata (sulle note di Agnese di Ivan Graziani), le viene portato un barattolo di Nutella.
• Durante i cori narrativi Fabio Vagnarelli tiene in mano una copia dei Promessi Sposi, come se stesse leggento le parole cantate e scegliendo quali parti del romanzo approfondire.
• Durante la parte sulle note di Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles, Lucia beve da una borraccia, sputa in un secchio e si asciuga il volto con un asciugamano.
• Durante il coro narrativo sulle note di Luci a San Siro di Roberto Vecchioni, alla parola "Secchioni", Davide Calabrese mostra al pubblico due grandi secchi, due "secchioni" appunto.
Tecnica narrativa
La storia de “I Promessi Sposi” ci viene raccontata in un breve musical comico dove i cinque attori interpretano vari personaggi, interpretando spesso più ruoli a testa. I personaggi cantano le canzoni di cantanti soprattutto italiani tra cui Mina, Vasco Rossi, Umberto Tozzi e tanti altri, rielaborando i testi per adattarli alla storia di Manzoni.
Struttura
Per “comprimere” l’opera in soli dieci minuti gli Oblivion hanno selezionato i momenti salienti e trovato divertenti escamotage per evitare alcuni momenti narrativi, come il capitolo sull’Azzeccagarbugli, che viene infatti liquidato in coro, perché inutile per lo svolgimento dei fatti.
Lo spettacolo si divide in due parti: una prima che è lo spettacolo vero e proprio de “I Promessi Esplosi” in 10 minuti; la seconda parte in cui gli attori, sempre in chiave comica, hanno commentato la poetica di Manzoni.
Scenografia
Lo spettacolo è privo di una scenografia dettagliata e definita, ma questa viene improvvisata dagli attori che si spogliano e vestono di alcuni oggetti sul palco stesso. Il regista spiega alla fine del libro il perché lo spettacolo non abbia avuto una scenografia definita e fissa, in tutte le scene, dicendo che lo spettacolo doveva essere riportato nelle proprie scuole e che quindi doveva essere facile da interpretare.
Oblivion
Gli Oblivion sono un mimo-sputafuoco, un'urlatrice emiliana, un musicista medievale, una ballerina di tip tap, un norcino umbro.
Gli Oblivion sono i cinque miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque madrigalisti post-moderni.
Per anni hanno fatto Musical per amore del Musical e per mangiare col Musical.
Sognavano di morire per amore e nel frattempo stavano morendo di fame.
Gli Oblivion hanno un sacco di maestri fra cui il Quartetto Cetra, Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber, i Monty Python. In realtà non hanno mai incontrato nessuno di questi maestri i quali, sicuramente, negherebbero di conoscerli.
Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono un OGM che svaria tra nostalgia e modernità, tra giocoleria e cabaret, tra intrattenimento leggero e satira di costume, tra Bologna e Trieste, tra il dire e il fare, tra moglie e marito, tra virgolette, tra feltro e feltro, tra l'altro.
Canzoni Parodizzate
Le canzoni a cui sono state cambiate le parole per narrare il romanzo sono in ordine:
• Ti amo di Umberto Tozzi
• Brava! di Mina
• Perché lo fai di Marco Masini
• Un senso di Vasco Rossi
• Porta Portese di Claudio Baglioni
• Io Vagabondo dei Nomadi
• Luci-ah di Lucio Battisti
• Volare di Domenico Modugno
• Agnese di Ivan Graziani
• Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles
• Luci a San Siro di Roberto Vecchioni
• La Fisarmonica di Gianni Morandi
• Che cosa c'è di Gino Paoli
• Romeo tratto dal film della Disney Gli Aristogatti
• Aggiungi un posto a tavola di Armando Trovajoli
• I Watussi di Edoardo Vianello
• Una lacrima sul viso di Bobby Solo
• Caro amico ti scrivo di Lucio Dalla
• Centro di gravità permanente di Franco Battiato
• Vorrei incontrarti fra cent'anni di Ron
• Gianna di Rino Gaetano
Versione in sette minuti
Il giorno 21 gennaio 2011 gli Oblivion hanno debuttato a Zelig, nell'edizione condotta da Claudio Bisio e Paola Cortellesi. La versione dell'opera portata in televisione ha avuto una durata di soli 7 minuti; per riuscir a comprimere ulteriormente ciò che era già un riassunto sono stati effettuati dei cambiamenti, in particolare sono stati tagliati i cori narrativi, alcune parti di canzoni e tutte le apparizioni del personaggio di
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